il buco di lephio .org

5Gen/09Off

new era

Eh no.. non è un post che parla dei famosi cappellini da baseball. E' un post che parla di un bel cambiamento che sto per fare. Mi piace chiamarlo "esperimento". Anche se qualcuno mi guardava un pò incredulo quando raccontavo la cosa.

Innanzitutto, chiudo l'azienda mia e di mio fratello. Dopo quattro anni di alti e bassi, soprattutto bassi, sento che è il momento di fare questo passo perchè questa realtà ormai non ha più ragione di esistere. Perchè principalmente dipende da me, e la mia vita negli ultimi mesi mi ha portato a fare una scelta.

Che sintetizzo con questo esempio. Grazie all'attività che sto facendo nelle scuole, l'altro giorno ho avuto la fortuna di passare più di un'ora a parlare di baseball con uno dei ragazzi che alleno e i suoi genitori. Questa cosa per me è stata "folgorante", perchè istintivamente l'ho confrontata nella mia testa con una di quelle noiosissime ore di sterili chiacchierate commerciali con i rappresentanti dei fornitori o con i clienti.

La prima: calda, emozionante, viva, gioiosa, intensa.
La seconda: fredda, finta, monotona, subdola, vuota.

Al che mi son chiesto.. ma che mi frega? A me, davvero, che mi frega di sprecare preziose ore della mia vita dietro a queste logiche commerciali, quando mi dà molto di più quando passo un'ora o poco più ad insegnare ai bambini a giocare a baseball?

Ed il resto è venuto da sè. La prima cosa? Che ho bisogno di aiuto.

Si, lo dico apertamente. Mi serve una mano perchè ora come ora credo che da solo riuscire a realizzare questa cosa sia praticamente impossibile.

Le prime persone a cui ho chiesto aiuto sono stati i miei. Sembra banale, ma per me non lo è. Credo che in 29 anni sia la prima volta che lo faccio così apertamente. E sono fortunato, perchè la risposta che ho avuto dai miei e da mio fratello quando ho parlato loro di questa cosa, sono stati degli occhi sorridenti. Grazie, davvero.

A breve quindi, verrò assunto da loro per un lavoro part time. Questo mi darà una base economica e mi concederà più tempo da dedicare al lavoro nelle scuole e più in generale nell'ambito sportivo. Lavoro? Si. Oggi come oggi una persona può decidere di diventare maestro di sci, di tennis, di ballo.. e se non è proprio un disastro spesso riesce anche a campare con questa attività. Ma nel baseball e più in generale negli sport minori questo non è ancora possibile.

Io credo che con il solo obiettivo di poter vivere decorosamente, seminando oggi per raccogliere domani, qui a Genova ci sia la possibilità che in un futuro una persona possa riuscire a metter su almeno un "mezzo stipendio" lavorando nell'ambito di questi sport. Ho avuto la fortuna di conoscere alcune persone, molto coraggiose, che ci hanno creduto e ci sono riusciti. Altri ci stanno provando da un pò e sono sicuro che se continuano così raggiungeranno il loro obiettivo.

Anche se a volte mi fa un pò di paura, credo che questa possa essere la mia strada. Chissà. Una volta una persona appena conosciuta, dicendole che facevo l'imprenditore mi disse: "oh! che strano! pensavo che facessi il maestro di qualcosa..". chi lo sa.. magari ci aveva mezzo azzeccato!!! :)

Bene.. ora spero solo di riuscire a dare indietro in qualche modo, sportivo e personale, tutto quello che fin'ora mi è stato dato. Ho la sensazione che questo 2009 me lo ricorderò per un bel pezzo..

19Dic/08Off

dai.. manca poco..

non mi voglio sbilanciare.. ma il risultato di oggi è stato confortante. 12 persone in campo più 2 assenti giustificati. E soprattutto un buon livello, pur essendo quasi tutti principianti.

la strada però è ancora tutta in salita.. non c'è niente di facile, ma ci sono a portata di mano un sacco di opportunità..

spero si continui così, sono convinto che prima o poi i risultati arriveranno.

nel frattempo, se vuoi imparare a giocare a baseball o conosci qualcuno che potrebbe essere interessato, scrivimi all'indirizzo [sli (chiocciola) mindless.com] oppure semplicente fai un commento a questo post.

(la mail l'ho scritta così altrimenti vengo massacrato dallo spam)

18Dic/08Off

Punto. Di domanda.

Quasi tre mesi di preparazione. Stasera il punto della situazione. Un punto di domanda, a cui spero potrò dare una buona risposta.

Sono emozionato come se stessi andando al primo giorno di scuola..

Tra l'altro oggi è finalmente rispuntato il sole.
Bello.

9Dic/08Off

formaggio!

Non so dove mi porterà questa strada.. ma a giudicare dalla mia espressione in foto mi sembra essere quella giusta.. :)

(cmq la faccia da ebete del sottoscritto vi è gentilmente offerta dal mio "dai, diciamo tutti formaggio! [siamo alla scuola americana] e invece che "cheeeeese" è arrivato un bel coro di "formaggioooooooo")

17Set/08Off

La storia del baseball genovese

Durante l'offseason e le trasferte degli scorsi campionati, avevo preso l'abitudine di scrivere appunti riguardo ai racconti e alle storie di baseball degli tempi che furono. Mi dicevo "non si sa mai", sarebbe un peccato perdere tutte queste notizie.

Fortunatamente qualcuno più bravo di me aveva già pensato alla stessa cosa e si era già messo all'opera da qualche tempo. Infatti proprio quest'anno, per il sessantesimo anniversario dell'arrivo del baseball a genova, Francesco Gambaro farà uscire il suo libro "60 anni di baseball e softball a Genova".

Per questi due eventi veramente eccezionali, Gabriele ha organizzato una grande festa durante la quale le grandi glorie del baseball genovese giocheranno una partita rievocativa.

Per cui questa domenica 21 settembre alle 11, tutti al Carlini per questa giornata irripetibile! Sia per godersi una bella partita, sia per dare un bel segnale di supporto al baseball genovese!

Nel mio piccolo, spero di riuscire a far resuscitare di nuovo l'impianto audio del Carlini per poter allietare degnamente con Kalle la partita che verrà giocata per queste "nozze di diamante".

Per completezza, trascrivo anche il comunicato dell'evento:

Il baseball e softball sono stati introdotti a Genova nel 1948 grazie ai soldati sudafricani presenti in città nel dopoguerra.
Nel corso di questi 60 anni hanno vissuto numerosi momenti di gloria come la conquista di uno scudetto (poi revocato), una coppa Italia e due Coppe delle Coppe a livello europeo. Addirittura 6 diverse squadre genovesi hanno militato nella massima serie.
Tutta la città è stata coinvolta dalla mania del baseball e softball e da Nervi a Voltri ogni quartiere in qualche periodo ha avuto la sua squadra.
Per celebrare le "nozze di diamante" tra la città e questi sport, Santa Sabina organizza una grande festa che si terrà domenica 21 settembre allo stadio Carlini – campo principale.
La festa inizierà alle 9 quando scenderanno in campo i piccoli giocatori di Santa Sabina impegnati in una partita dimostrativa aperta anche a chi non ha mai giocato e vuole provare lo sport.
Alle 11 sarà la volta della partita tra gli ex-giocatori che hanno calcato i "diamanti" genovesi in questi 60 anni; tra di loro alcuni nomi leggendari come Vic Luciani, Ruggero Coppola, Giancarlo Angeloni e molti altri.
Al termine dell’incontro Santa Sabina offrirà un pranzo a buffet a tutti gli ex giocatori, allenatori, dirigenti, arbitri, classificatori genovesi.
Nell’occasione verrà messo in vendita il libro storico "60 anni di baseball e softball a Genova" di Francesco Gambaro edito da Fratelli Frilli che racconta aneddoti, curiosità e protagonisti dei primi 60 anni del baseball e softball a Genova.
Chi fosse interessato all’acquisto del libro può prenotarlo online inviando un'e-mail a softball@paroleluminose.org ed indicando il numero di copie desiderato.

Bene.. per qualsiasi informazione o chiarimento mandate tranquillamente una mail a Gabri su softball@paroleluminose.org o semplicemente lasciate un commento a questo post.

A domenica!

28Ago/08Off

il cerchio si chiude – parte uno

E' ormai un pò di tempo che non scrivo sul baseball a genova. Molti sanno perchè, alcuni lo avranno intuito, ma ho voluto aspettare fino ad oggi per parlarne.
Il campionato è finito ed è arrivato il momento che esprima il mio punto di vista, libero da emozioni "a caldo" e con il quadro della situazione a tutto tondo.
Visti i molteplici fraintendimenti, tengo a sottolinearlo: questo è solo il mio punto di vista. Nè più, nè meno.

play

Fast Flashback: 18 aprile 2008. Vengo ufficialmente allontanato dalla squadra.

Il quadro, sebbene tondo, inizia però qualche mese prima.

All'inizio dell'anno viene convocata dalla dirigenza una riunione dove viene proposto ai giocatori un progetto di fusione con la Cairese. Storica squadra avversaria, ma vicina, del girone ligure. Gli obiettivi del progetto sono due. Mettere tutti i giocatori "forti" delle due squadre nella cairese per andare in serie B, e tutti i giocatori "giovani" nel genova per far giocare e per non retrocedere.

Cambio di inquadratura. Zoom avanti. Backstage.

I Gryphons erano una squadra con una forte identità e coesione. E' un cosiddetto "intangibile". Nei ruolini delle statistiche non trovi questo valore. Ma quando scendi sul campo, si. Lo senti. E, a volte, ti fa anche vincere delle partite.

Mille i motivi per cui ritenevo assurda questa fusioneseparazione. Tecnici, economici, sportivi. Ma quello che più mi aveva toccato era uno. Ebbene si, lo ammetto: mi dispiaceva non giocare più con i miei compagni di squadra. Sono colpevole. Ho anche fatto molto chiasso e molta polemica per questo. E me ne dispiaccio. Se non mi fossi comportato così, forse, almeno non sarei stato equivocato.

Ma l'avidità di giocare in serie B, ha accecato tutti. E gli unici a non alzare la mano perchè il progetto iniziasse, nuovi esclusi, sono stati Coppola e Caponi. A differenza di Ruggero, io sono rimasto.

Ad ogni modo, la vita va avanti. Come avevo scritto nell'ultimo post sul baseball genovese, ho cercato di farmene una ragione e di trovare motivazioni nella nuova squadra. Ho portato volontariamente le mie scuse alla dirigenza per il mio comportamento e, sebbene ogni tanto qualche frecciata polemica mi uscisse sempre fuori, ho cominciato a cercare di svoltare pagina.

Purtroppo, non mi è stato dato neanche il tempo di assimilare la cosa. La seconda di campionato è Cairese vs Genova. Partita dove chiaramente veniamo sconfitti per manifesta, dato l'enorme divario tecnico fra le formazioni. L'atmosfera in campo, non è di certo tranquilla.

[avanti]
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il cerchio si chiude - parte uno
il cerchio si chiude - parte due
il cerchio si chiude - parte tre
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il cerchio si chiude - parte cinque