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11Feb/09Off

Coach Convention 2009 – Jeremy Guthrie – Affrontare i battitori

Nell'ultima puntata del nostro programma radiofonico "baseball e musica" ho fatto una veloce panoramica dei relatori presenti alla CC2009. Ora quindi è il momento di approfondire un pò, per cui vi parlerò dell'interessantissimo intervento di Jeremy Guthrie sul suo modo di affrontare i battitori.

jeremyvideo Come ho detto, Jeremy è innanzitutto una persona molto estroversa e disponibile, oltre che preparata tecnicamente. E devo ammettere che da quando si è divertito a registrarmi lo skit per l'intro di bem, ho improvvisamente cominciato a provare una certa simpatia per gli Orioles! (il fascino di un lanciatore di Major League non ha pari..)

Jeremy ci ha raccontato che secondo lui la cosa più importante, quando sei sul monte, è conoscere il battitore che si ha davanti. In MLB questo è "relativamente" facile, grazie all'eccelso scouting che viene fatto dalle squadre, ma è fondamentale che la batteria abbia una strategia condivisa prima che il battitore entri nel box.

Siccome nessuno crede di avere in mano la "verità assoluta", i giocatori e i coach delle Big Leagues passano tantissimo tempo a parlare di baseball prima delle partite. Tra Catcher e Pitcher si sa che (di solito) c'è sempre un gran rapporto, ma ho scoperto che anche tra pitcher c'è molto dialogo! (con le dovute eccezioni, chiaramente.. eheh..) Ad esempio in Gara 1 di ogni serie, alle 17.30 (durante il bp dei battitori), i lanciatori hanno una riunione nella clubhouse per confrontarsi riguardo agli avversari che andranno ad affrontare.

Un altro modo per conoscere i battitori è guardare i video. Jeremy di solito lo fa alle 14.30 di ogni giorno, mentre si mangia un hamburger gigante nel miglior ristorante del ballpark!! :)
Ma quello che non ti può dare la tecnologia, te lo da l'esperienza, l'attenzione e l'intelligenza. E' importante infatti saper "leggere" il proprio avversario. Saper capire che cosa "trasmette" il giocatore che si ha davanti, *proprio* in quel momento. E magari aver anche il coraggio di cambiare al volo la strategia iniziale. Ad esempio, chi sta lontano dal piatto probabilmente ama le palle esterne o magari quella sera non si sente sicuro con le interne. Mettendosi distante evita di doverle battere, ma "comunica" al lanciatore la sua situazione.